Rosamaria Salvatore
Docente di Storia e critica del cinema e di Cinema e psicoanalisi, presso il Dipartimento di Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università degli Studi di Padova, si è occupata prevalentemente delle problematiche dello sguardo nell’ambito delle teorie del cinema. A partire da un approccio metodologico estetico-formale ha dedicato molti saggi a registi importanti. Si ricordi tra gli altri Ingmar Bergman, Eric Rohmer, Marco Bellocchio, Carl Theodor Dreyer, Joseph Losey, Samuel Beckett, I Fratelli Taviani, Marco Ferreri, Michael Haneke, ecc. Ha pubblicato la monografia La distanza amorosa. Il cinema interroga la psicoanalisi (Quodlibet, 2011), curato il numero Cinema de “La Psicoanalisi” (Roma 2006), e Schermi psicoanalitici de “La Valle dell’Eden” (Roma 2005). Gli ultimi suoi lavori sono orientati allo studio dell’autobiografia e dell’autofinzione nel cinema.