Maria Francesca Piredda
Aveva ragione mia madre quando 40 anni fa mi diceva: “Se ti mando in spiaggia non trovi il mare”. Infatti, il mare non mi piace e sono diventata una ricercatrice girovaga prima di approdare all’Università dell’Insubria. Le mie ricerche apparentemente contraddicono ciò che sono: mi affascina il tema coloniale, ma non ho mire espansionistiche; lavoro da 20 anni sul cinema missionario, ma sono agnostica; studio i film festival, ma purtroppo riesco a frequentarne pochi; in aula spiego gli snodi della storia del cinema e il cinema d’autore contemporaneo, ma il mio guilty pleasure è guardare k-dramas, fingendo di capire un po’ di coreano. Al cuore di tutti i miei studi c’è la ricerca di un Altrove – forse il mare di cui parlava mia madre – che per me ha inizio in un frame e di cui non riesco (o non voglio) vedere i confini.