a cura di Lucia Di Girolamo Carmela – Lina – Mangiacapre nasce a Napoli nella notte dell’Epifania del 1946. Sembra quasi che quest’artista totale (regista, drammaturga, pittrice, poetessa, performer e altro) abbia calcolato di venire al mondo al confine di un giorno pervaso da un duplice significato: riconoscimento del divino e celebrazione di una donna, […]
Autore: Valerio Moccia
di Marina Brancato Abstract: L’antropologia visiva femminista è un campo disciplinare ancora poco esplorato in Italia che ha come oggetto – ma non solo – l’analisi (visuale) della costruzione sociale dei generi e dei rapporti tra di essi in diversi campi dell’agire umano. Attraverso l’analisi di alcuni film e documentari realizzati da donne su donne, […]
di Laura Cesaro Abstract: L’intervento indaga sulla pratica artistica di Shu Lea Cheang (1954), filmmaker e networker di origine taiwanese, oggi naturalizzata americana. Attraversando i confini geopolitici della società attuale, l’artista offre una lettura sia rispetto le più recenti pratiche artistiche in termini di strumentazione tecnologica (QR Code, identificazione facciale e dispositivi di sorveglianza) sia […]
di Lorenza Fruci Abstract: Un esempio dell’intreccio tra militanza femminista e pratiche sperimentali, in ambito italiano e internazionale, è il lavoro dell’artista italiana Chiara Fumai sull’attivista Valerie Solanas. La prima, nata a Roma nel 1978 e morta giovanissima a Bari nel 2017, ha messo al centro della sua pratica il ruolo della donna analizzato in […]
di Jennifer Malvezz e Bianca Trevisan Abstract: Negli anni Settanta molte artiste cambiano radicalmente il loro modo di pensare e fare arte adottando un approccio intermediale, non inteso come un processo mirato all’ottenimento di un’opera finita, bensì come un percorso di consapevolezza e un tentativo di mettere in luce la propria soggettività. Le pratiche sperimentali […]
di Elena Mosconi Abstract: Nel momento in cui dà luogo a un proprio sistema narrativo, nel primo decennio del Novecento, il cinema chiama a raccolta un esteso parco attoriale che si ritrova, spesso con nessuna o poca esperienza pregressa, a dar vita a figure, storie, personaggi eterogenei. Tra questi vi sono anche dei bambini i […]
di Anna Masecchia e Chiara Tognolotti Leggi l’articolo su Smarginature 2020
di Rossella Catanese e Martina Maria Mele Abstract: L’intervento presenta tre studi di caso relativi alle pratiche cinematografiche di registe nei contesti dei laboratori d’artista che si propongono come esponenti di una controcultura mediale in favore delle pratiche analogiche, cioè la canadese Kelly Egan, l’inglese Rosalind Fowler e l’olandese Esther Urlus. Nei film di tutte […]
di Beatrice Seligardi Abstract: Una delle categorie entro cui sono state classificate le pellicole di Maya Deren è quella di film poem, termine che è stato utilizzato per sottolineare dapprima il carattere non lineare, non narrativo e non commerciale del cinema d’avanguardia americano del secondo dopoguerra, e successivamente esteso a epoche più recenti, così come […]
di Alessandra Porcu Abstract: Machinima: privare lo spazio videoludico del suo specifico, l’interattività, ed utilizzarlo come materia prima per un’opera a metà strada tra il ready madee il linguaggio cinematografico. Il nome è una contrazione tra “machine” e “cinema”. Questo genere di video ha a che fare con il concetto di prosumer e la cultura […]