Simona Scattina è RTD B presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. Le sue ricerche si sono concentrate sulla drammaturgia del Novecento e sulla drammaturgia siciliana contemporanea secondo prospettive di ricerca interdisciplinari, che tengono conto delle acquisizioni della visual culture e dei performing studies. Particolare attenzione ha anche riservato alle pratiche di archiviazione della memoria teatrale. Oltre a numerosi saggi per riviste di settore (tra cui «Biblioteca Teatrale», «Drammaturgia» e «Arabeschi») e in volumi collettanei, ha pubblicato diverse monografie: Il Sergente di Marco Paolini. Epica, memoria, narrazione (Bonanno, 2011); Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017), «Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro (Titivillus, 2019), Titina De Filippo. L’artefice magica (Cue Press, 2020). Per i tipi Bonanno dirige le collane “Oltre il giardino” e “Tascabili – Teatro”, per quest’ultima ha curato il volume: T. Zinna, Ballata per San Berillo e altri esercizi di prosa danzabile (Bonanno, 2020). È membro del Comitato editoriale della rivista «Siculorum Gymnasium. A Journal for the Humanities», e della rivista «Arabeschi. Rivista internazionale di letteratura e visualità», rivista di fascia A. Per i “Quaderni di Arabeschi” ha pubblicato lo studio monografico: Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione (Duetredue, 2017). È responsabile del gruppo di ricerca (con Filippa Ilardo e Simona Miraglia) di “Arcipelago Sicilia – Osservatorio per i Festival della Scena Contemporanea”.
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Simona Scattina
