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FAScinA 2021: Call for Papers


Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi _ FAScinA 2021

Sassari, 10-13 novembre 2021

Sentieri selvaggi
Cinema e Women’s Studies in Italia

È trascorso ormai un decennio dal primo Convegno dedicato a “Cinema e donne” organizzato all’Università di Sassari. Da quel primigenio incontro sono scaturiti progetti di ricerca, saggi su riviste e volumi, workshop e giornate di studio disseminate in molti Atenei italiani; e soprattutto da quel primo confronto ha preso avvio la rete FAScinA, il fitto network di ricerca che tiene insieme numerosissime studiose interessate a intrecciare lo studio del cinema e degli audiovisivi ai Women’s Studies.

Rispetto allo scenario universitario internazionale, dove questo approccio è da tempo considerato autorevole e irrinunciabile, nel contesto italiano gli Women’s Studies cinematografici stanno finalmente trovando una certa sistematicità, come testimoniano alcuni sviluppi recenti, fra i quali desideriamo ricordare il Premio Kinomata, promosso dalla CUC e giunto alla seconda edizione. I mutamenti in atto e la imminente ricorrenza decennale del Forum invitano a guardare alla strada percorsa fin qui, a considerare i pensieri elaborati in questi anni e quelli che ancora devono essere pensati affinché agiscano nell’accademia (e nel mondo), affermando metodologie e posture nuove, capaci di accogliere e valorizzare la differenza femminile e con essa il variegato spettro delle “differenze”.

Sulla base di queste premesse, FAScinA 2021 intende promuovere una riflessione estensiva sul panorama degli Women’s Studies cinematografici incentrati sul contesto italiano, segnati come sono da una forte vivacità che da un lato attesta il radicarsi di queste ricerche, con sentieri sempre più numerosi che si aprono, e dall’altra continua a far emergere i contorni di approcci eterogenei che espandono i confini di metodi e pratiche. Un panorama così ampio richiede la messa a punto di una mappa, per valutarne

l’impatto conoscitivo e gli sviluppi possibili, tracciare le esperienze degli studi storici e teorici e dei principali studi di caso al fine di evidenziare i punti di forza del cammino percorso, misurare le trasformazioni che gli Women’s Studies hanno innescato nel campo dei Film Studies e, all’opposto, tener conto delle impasse incontrate per poter proseguire nelle direzioni più feconde.

Nello specifico si terranno in considerazione proposte riguardanti principalmente, ma non solo:

Storia delle donne e storia del cinema: i legami fra storia del cinema e storia delle donne nei primi anni del secolo scorso, nel fascismo, nel dopoguerra e nello scenario contemporaneo; le relazioni fra le italiane e le personagge rappresentate sugli schermi; le somiglianze e le differenze fra il contesto italiano e quello europeo.

Scritture: la produzione di soggetti, sceneggiature, trattamenti e altre scritture tecniche realizzate dalle donne, il loro impatto nella produzione italiana e il dibattito da esse suscitato in sede storico-critica; le scritture dedicate al cinema prodotte dalle più significative giornaliste attive nell’industria culturale a partire dagli anni ’30; la produzione letteraria e paraletteraria di ambito cinematografico realizzata da autrici italiane molto prolifiche (ma spesso sconosciute) nei suoi intrecci con l’editoria popolare e con il genere “rosa”.

Genere e generi: le indagini di nuove e fluide soggettività, anche nella prospettiva di gender e queer studies, in particolare nel loro intreccio con i generi cinematografici, anche mainstream, con i dibattiti da essi innescati in sede storico-critica; i “generi di profondità”, quali l’horror e l’erotico, segnati dalla presenza ricorsiva di corpi «altri» sospesi fra rivendicazione, libertà e tentativi di addomesticamento, in stretta relazione con i discorsi sociali che ne discendono.

Margini: le produzioni fuori dal canone e di confine, la sperimentazione filmica e video-artistica; i linguaggi, le pratiche e le poetiche, dalle avanguardie storiche ai giorni nostri, all’incrocio tra cinema, arti visive e performance.

Cartografie: i sodalizi professionali come pratiche di auto-collocazione e di rimodellazione delle geografie dell’audiovisivo; rimappare la storia e il presente nell’intreccio della prospettiva post-coloniale con le pratiche del cinema delle donne; deep maps e cinema delle donne; mappe, mapping e audiovisivo: declinazioni.

Attrici: gli studi monografici dedicati alle attrici italiane; le riflessioni incentrate sulla performance e sulla costruzione divistica delle attrici italiane; le interconnessioni fra scritture e performance nelle produzioni contemporanee.

Fautrici: il lavoro di costumiste, scenografe e montatrici italiane e i discorsi sociali che, soprattutto negli ultimi anni, si sono sviluppati attorno alla loro attività; i ruoli tradizionalmente riservati alle donne nella filiera filmica e i loro legami con le professioni artigianali, quali ad esempio la sartoria.

Spettatrici: i ritratti delle spettatrici italiane a partire dallo scenario fandom e l’editoria popolare; le riflessioni mirate alle audience femminili contemporanee; le indagini sociali incentrate sulla diffusione di nuovi stili di vita delle italiane intimamente connessi alla esperienza spettatoriale.

Le interessate possono inviare una proposta di intervento – titolo, abstract (max 1.000 caratteri), curriculum vitae – a fascina.forum@gmail.com entro il 10 luglio 2021.

L’accettazione delle proposte verrà comunicata entro il 15 luglio 2021.

Alle studiose selezionate sarà richiesto l’invio di un breve testo (max. 10.000 battute senza note) e di un corredo iconografico (max 8 immagini 300 dpi) entro il 20 settembre 2021, per la pubblicazione sulla rivista «Arabeschi», all’interno della sezione permanente Smarginature.

La lingua del Forum, che si svolgerà in presenza presso l’Università di Sassari, è l’italiano.

Comitato promotore: Lucia Cardone, Luisa Cutzu, Giovanna Maina, Elena Marcheschi, Anna Masecchia, Farah Polato, Stefania Rimini, Maria Rizzarelli, Giulia Simi, Chiara Tognolotti