a cura di Giovanna Santaera
Mònica Saviròn
Bio-filmografia
Mònica Saviròn è un’experimental o avant gard & artist cinema come si definisce ma è anche una curatrice e autrice di numerosi articoli a sostegno del campo artistico sperimentale. Il suo lavoro si concentra soprattutto sul recupero di artisti e materiali filmici, video o di varia natura legati a storie soppresse o represse per motivi economici, di genere o sessuale.
Nei suoi lavori opera una (ri)significazione a partire dalla materialità tecnica per costruire dei messaggi attraverso un processo quasi letterario, definito dalla stessa come visual translations. Le operazioni in particolare si concentrano sulla dimensione sonora, su materiali del periodo delle origini o su procedimenti poetici legati al fare delle avanguardie.
Nel 2012, il suo video To Begin With vince il World Premerie all’Experiments Cinema Festival. Nel 2013, gira Broken Tongue, un film nato sulla performance sonora Afrika di Tracie Morris e le immagini selezionate dal New York Times tra il 1851 e il 2013. Answer Print e Wedding Song (sull’omonima canzone di Janel Leppin) del 2016 sono realizzati recuperando materiali visivi deteriorati o cancellati scartati da altri, che sarebbero stati destinati a sparire nel tempo.
Nel 2016 realizza Answer Print (2016) realizzato con materiali deteriorati.
I materiali e la bibliografia completa dell’artista sono consultabili sul suo sito e sul suo canale Vimeo:
Radha May
Bio
Radha May è un’artista che si identifica con Elisa Giardina Papa, di origini siciliane, Nupur Mathur di New Delhi e BathSheba Okwenje di Kampala. Come artiste si muovono soprattutto nell’ambito della digital media art, del design ma sono anche ricercatrici.
La pratica artistica di Radha May è volta soprattutto alla ricerca di storie dimenticate o invisibili e di narrazioni del femminile incarnati in materiali conservati in archivi per renderli disponibili e avvicinarsi a esse. La disseminazione disseminazione avviene attraverso modalità ongoing tra centri espositivi, di ricerca artistica e accademica e anche online.
Da anni il progetto transnazionale dell’artista, in particolare, è rivolto alla censura cinematografica. La prima tappa di When The Towel Drops Vol.1 | Italy ha portato al recupero di materiali conservati presso l’Archivio della Censura della Cineteca di Bologna e dei documenti dei database di ItaliaTaglia e CensuraItalia. Le varie tappe dal 2015 a oggi hanno prodotto film installation, wikistorm di gruppo con l’inserimento online delle informazioni, ambientazioni performative e videoinstallazioni.
Per maggiori info e per consultare i materiali di Radha May si rinvia a:
Alcuni estratti di When The Towel Drops Vol 1 | Italy sono visibili nei canali Vimeo:
Bibliografia
N. Becker, “In Conversation with Radha May. The Collective Unearthing: Censored Scenes from Postwar Italian Cinema”, Contemporary And, 19 marzo 2018, <https://www.contemporaryand.com/magazines/the-collective-unearthing-censored-scenes-from-postwar-italian-cinema/?fbclid=lwAROidJJbH>, [last accessed 30 ottobre 2020].
A. Di Biase, “Questa video installazione riporta in luce le scene censurate nel cinema italiano.”, i-D VICE, 28 novembre 2019, <https://i-d.vice.com/it/article/pa7jby/when-the-towel-drops-censura-cinema-italiano>.
G. Fantasia, “Passeggiare per l’ICA di Milano e sentirsi alla periferia di Los Angeles.” Il Foglio, 15 dicembre 2019, <https://www.ilfoglio.it/cultura/2019/12/15/gallery/passeggiare-per-l-ica-di-milano-e-sentirsi-alla-periferia-di-los-angeles-292481/> [last accessed 30 ottobre 2020].
F. Q., “When The Towel Drops Vol 1. Da Zabriskie Point a La Notte Brava, il collettivo Radha May fa rivivere le scene censurate del cinema”, Il fatto quotidiano, 17 novembre 2016, <https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/17/when-the-towel-drops-vol1-da-zabrieskie-point-a-la-notte-brava-il-collettivo-radha-may-fa-rivivere-le-scene-censurate-del-cinema/3199595/>, [last accessed 30 ottobre 2020].
E. Giardina-Papa, M. Nupur, and O. Bathsheba. “An Interview with the Artist Radha May: A Global Collective with a Single Identity.” Camera Obscura. Feminism, Culture, and Media Studies, 31, n. 93, 2016, pp. 177-183. doi 10.1215/02705346-3662084 [last accessed 30 ottobre 2020].
G. Yue, “Gradivan Footsteps in the Film Archive”, in G. Yue, Girl Head. Feminism and Dilm Materiality, Fordham University Press, 2020, pp. 102-128.
C. Sessa, “Dialogando d’arte: Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur, Bathsheba Okwenje),” Playboy Italia, N.24, January 2020, pp. 16-21, <http://ftp.elisagiardinapapa.org/press_pdf/Sessa_C_Dialogando_d_arte_Radha%20May_Giardina%20Papa_Mathur_Okwenje_Playboy_Italia_n24_Jan_2020.PDF.pdf>. [last accessed 30 ottobre 2020].
V. Tanni, “Studiare la censura per capire la società: intervista al collettivo Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur, Bathsheba Okwenje).” Artribune, 15 dicembre 2019, <https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/who-is-who/2019/12/intervista-collettivo-radha-may-mostra-ica-milano/>.
L. Tozzi, “When The Towel Drops, Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur, Bathsheba Okwenje).” Zero Magazine Milano, 15 maggio 2019, <https://zero.eu/en/eventi/177899-radha-may-when-the-towel-drops-vol-1,milano/> [last accessed 30 ottobre 2020].