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FAScinA 2020_Le sperimentali: tra cinema, videoarte e nuovi media

FAScinA 2020: Call for Papers

FAScinA 2020_re_CFP

Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi _ FAScinA 2020 Università di Sassari
Sassari, 8-10 ottobre 2020

Le sperimentali: tra cinema, videoarte e nuovi media A cura di Lucia Cardone, Elena Marcheschi, Giulia Simi

AGGIORNAMENTO

In questa situazione di forte incertezza dovuta all’emergenza sanitaria in atto, abbiamo comunque deciso di mantenere le date originariamente pensate per lo svolgimento del Forum. Stiamo al momento tentando di mettere a punto soluzioni creative in alternativa alla partecipazione in presenza. Per questo vi chiediamo di inviarci le vostre proposte con il consueto entusiasmo e di essere insieme a noi in questo momento difficile, che sfida le capacità di invenzione di tutte noi. Attendiamo dunque le vostre proposte, poiché, sebbene in una forma differente e in un certo senso sperimentale come le cineaste e le artiste che abbiamo scelto di indagare quest’anno,

FAScinA 2020 si farà!

Il cinema sperimentale, così come la videoarte e l’arte dei nuovi media, sono da sempre linguaggi in cui ampia e significativa è la presenza delle donne. È stata la Feminist Film Theory (Mulvey, 1978; De Lauretis, 1984; Silverman, 1988; Creed, 1993; Pravadelli, 2018) a farci comprendere con chiarezza che le pratiche audiovisive sperimentali hanno rappresentato tradizionalmente uno spazio privilegiato dell’agire femminile che, nell’assenza delle costrizioni economiche e censorie tipiche dell’industria cinematografica (Deren, 1959), ha trovato maggiore libertà di ricerca e di produzione. È infatti nel circuito indipendente e sperimentale, nei luoghi porosi dell’incontro con gli spazi e le pratiche dell’arte, che le donne sono riuscite a spostare i confini dell’(auto)rappresentazione e costruire un laboratorio attivo dove poter sperimentare, fare esperienza, di nuove soggettività in divenire.

Tuttavia, se recenti ricerche all’incrocio tra Women’s Studies e Film Studies hanno fatto emergere, progressivamente, la densità e la specificità del ruolo delle donne nell’industria cinematografica, più complessa è l’analisi della produzione sperimentale, che resta ancora poco esplorata e in attesa di essere ritracciata e ridefinita in una più ampia prospettiva storico-teorica. In che modo le opere delle donne hanno contribuito alla storia e ai linguaggi della sperimentazione audiovisiva? Quali fili hanno saputo intrecciare con le altre arti? Quali con il pensiero e le pratiche della militanza femminista? In che modo queste sperimentazioni hanno precorso o ispirato le nuove forme della performatività del genere (Butler, 1988)?

Negli ultimi quindici anni alcuni importanti studi hanno concentrato l’attenzione sulla presenza delle donne nel cinema indipendente e d’avanguardia, nella videoarte, nelle opere di cinema espanso ed esposto: l’analisi di alcune figure chiave, a partire da Maya Deren, unita a studi di più ampio raggio, in particolare sulla scena americana, hanno posto i primi ma importanti tasselli nella costruzione di una cartografia che appare variegata e complessa. Nel contesto italiano, gli ultimi anni sono stati occasione di studio e riscoperta di opere filmiche spesso poco esplorate o dimenticate, come quelle di Marinella Pirelli, Laura Grisi, Annabella Miscuglio, Valentina Berardinone. Contemporaneamente, la progressiva diffusione dei media audiovisivi negli spazi dell’arte ha permesso ad alcune artiste (tra le molte: Marina Abramovic, Sophie Calle, Grazia Toderi, Rosa Barba, Tacita Dean, Pipilotti Rist, Mona Hatoum, Fiona Tan, Tracey Moffat) di affermarsi nei più importanti circuiti espositivi internazionali, come biennali e musei, rendendo sempre più urgente un’analisi della relazione tra donne e produzione sperimentale.

FAScinA 2020 intende promuovere una più ampia riflessione sul tema, condotta attraverso una prospettiva interdisciplinare e transnazionale, che sia capace di dar conto dell’eterogeneità dei temi e dei linguaggi di questa produzione. Saranno quindi accolte proposte che riguardino principalmente, ma non solo:

  • L’intreccio tra militanza femminista e pratiche sperimentali, in ambito italiano e internazionale;
  • Il dialogo tra il cinema e le arti (film d’artista, cinema espanso, installazioni, ambienti);
  • Il ruolo delle donne all’interno del cinema d’animazione;
  • L’influenza del cinema sperimentale delle donne sulle forme e i linguaggi dell’industria cinematografica;
  • La riscoperta di opere inedite o filmmaker a lungo confinate ai margini della memoria e riportate alla luce tramite ricerche d’archivio;
  • La costruzione del genere e delle identità sessuali in relazione all’etnicità e alla classe sociale in una prospettiva femminista, postcoloniale e intersezionale all’interno delle pratiche sperimentali;
  • Il modo in cui le cineaste hanno reimpiegato e risemantizzato gli immaginari, i materiali e gli strumenti legati al lavoro femminile e ai luoghi tradizionalmente deputati alla presenza delle donne, come ad esempio il ricamo, i tessuti, gli attrezzi da cucina, ecc.;
  • La relazione tra la scrittura del sé (appunti, diari, autobiografie) e il cosiddetto First-Person Cinema;
  • L’uso creativo del documentario per raccontare la storia e gli immaginari delle donne;
  • Le forme di agency femminile costruite dalle giovani generazioni attraverso i linguaggi postmediali e le produzioni audiovisive dal basso (GIF animate, video distribuiti su piattaforme web o app per smartphone).

Le interessate possono inviare una proposta di intervento – titolo, abstract (max 1.000 caratteri), curriculum vitae – a: fascina.forum@gmail.com, elena.marcheschi@gmail.com, giuliasimi@gmail.com entro il 15 Giugno 2020.

L’accettazione delle proposte verrà comunicata entro il 15 Luglio 2020.

Come avvenuto anche nelle precedenti edizioni, alle studiose selezionate sarà richiesto l’invio di un breve testo (max. 10.000 battute senza note) e di un corredo iconografico (max. 8 immagini 300 dpi), per la pubblicazione sulla rivista Arabeschi, all’interno della sezione permanente Smarginature (inaugurata in occasione del Forum 2017). La deadline per la consegna di questi materiali è fissata per il 1 Settembre 2020.

La lingua del Forum è l’italiano.